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Biancherìa.

L'insieme dei capi di vestiario intimo o dei panni destinati all'uso domestico che fanno parte del guardaroba personale o casalingo. Il nome generico b. deriva dal fatto che in origine, per la confezione dei panni suddetti, veniva impiegata la tela bianca. La b., in relazione all'uso cui è destinata, può essere classificata in diverse categorie: a) b. personale o intima: comprende le camicie da uomo e da donna, da giorno e da notte; le sottovesti femminili; le mutande (o gli slip); le maglie da portare a contatto con l'epidermide (canottiere, magliette di lana, ecc.). La b. personale era probabilmente sconosciuta nell'antichità, per quanto Erodoto affermi che i Babilonesi portavano indumenti intimi confezionati con tela di lino. È invece provato che durante l'Impero Romano, uomini e donne, portavano, sotto la veste, una tunica, pure di lino. Nel Medioevo, era in voga la lintea, rappresentata dalla camisa di lino; la portavano però soltanto gli uomini, che indossavano anche le lunicolae, i panni da gamba simili alle pezze da piedi usate un tempo dai soldati; sempre nel Medioevo la b. femminile consisteva nei corpetti e nelle sottane. Il capo di b. che incontrò il maggior successo nel Rinascimento fu certamente la camicia, spesso lussuosa per i ricami e i merletti che la adornavano. Nei secc. XVI, XVII e XVIII, soprattutto, furono molto in voga, per le donne, le cuffie e i soggoli, questi ultimi ancora in uso presso le monache. I tessuti più ricercati erano le famose tele di Reims o quelle di Compiègne, ma anche in Italia si producevano molti tessuti di pregio. Nel XVIII sec. incontrarono il favore degli aristocratici e dell'alta borghesia gli jabots tanto per uomo che per donna; prima di allora si erano largamente usate anche le gorgiere, collari di tela finissima o di seta, increspati o ricamati, che portavano le donne. Nel Settecento entrò nell'uso comune anche il fazzoletto, mentre nel secolo precedente fecero la loro comparsa le sciarpe e quei particolari fazzoletti da collo, triangolari, chiamati fisciù. Con la tessitura meccanica, nel XIX sec, la b. personale giunse alla portata di tutti, e moltissimi capi abbandonarono il colore bianco per essere confezionati in tinte diverse, a volte anche molto vivaci. Al lino, al cotone, alla seta si sono parzialmente sostituite anche le fibre artificiali come il rayon, il nylon, l'orlon, e così via. b) B. da tavola: comprende le tovaglie e i relativi tovaglioli. In epoca romana la tovaglia era detta mantilia. Mappulae erano invece dei panni di lino che gli ospiti, invitati a un pranzo, portavano con sé; li usavano per raccogliere le freguglie lasciate sulla tovaglia. Nel Medioevo, nelle case dei ricchi si usavano tovaglie e tovaglioli particolarmente pregiati e lussuosi, ricamati e spesso intrecciati con fili d'oro. Per la b. da tavola oggi si usano ancora il lino, sempre molto pregiato, il cotone più o meno operato o damascato, la canapa, ecc. c) B. da letto: comprende lenzuola e federe. Nell'antichità questi due capi erano totalmente sconosciuti salvo che in Egitto; cominciarono ad entrare nell'uso soltanto nel tardo medioevo ma erano piuttosto rari. La loro diffusione si allargò invece nel Rinascimento e continuò fino ai nostri giorni. Anche per questa b. il lino è il materiale più apprezzato. d) B. da cucina: è composta da asciugatoi per le stoviglie, comunemente chiamati canovacci, e da strofinacci destinati a vari usi. e) B. da bagno: detta anche b. da toilette, è rappresentata dai comuni asciugamani, dagli asciugatoi da bagno, e da altri panni di minori dimensioni destinati a diversi usi; anche gli accappatoi possono essere compresi in questa voce. La b. da bagno era nota anche nell'antichità classica, mentre nel medioevo era molto rara. Solo verso il XV sec. cominciò a diffondersi l'uso dei panni per asciugare le varie parti del corpo; nel Settecento questa b. era molto raffinata. Nella nostra epoca sono largamente usati i tessuti a spugna. f) B. sacra: è quella usata dai sacerdoti per le funzioni religiose. Tra i principali capi citiamo: l'amitto indossato sulle spalle sotto il camice; l'animetta, pezzuola di lino con la quale viene ricoperto il calice; la cotta, sopravveste bianca con mezze maniche; la tovaglia d'altare, a volte preziosissima, ricca di ricami e spesso intrecciata con fili d'oro o d'argento. In molti musei di tutto il mondo sono conservati capi di b. di grande interesse storico.