Regione (3.211 kmq; 117.175 ab.) della Grecia. Capoluogo:
Livadia. La
B. è chiusa a Nord dai monti della Locride Opunzia, a
Ovest dai contrafforti del Liàkura (Parnaso), a Est dal Citerone ed
è caratterizzata dalla zona del Copaide (Topolia). Ha clima continentale
con massima piovosità invernale. Produzione di grano e allevamento di
bestiame. Noti il marmo, l'argilla plastica, la schiuma di mare e la lignite.
• St. - Le antiche leggende volevano che gli
abitatori primitivi della
B. fossero stati gli Ecteni, poi gli Ianti e
gli Aoni, espulsi da Cadmo. Queste narrazioni non sono però attendibili;
certo è solo che nel II millennio a.C. fiorirono nella regione cospicui
centri della civiltà micenea (Orcomeno, Tebe). Nel VI sec. si
costituì la
Lega beotica della quale Tebe andò a poco a
poco conquistando il primato; da allora la storia della
B. s'identifica
per lo più con la storia di Tebe. La massima espansione della Lega
beotica cade alla fine del V sec., quando essa constava di undici sezioni,
ciascuna delle quali inviava al consiglio federale un beotarca e 660
consiglieri. Sciolta in conseguenza della pace di Antalcida (387-6), poi
ricostituita dopo la restaurazione democratica a Tebe, sconfisse nel 371 a
Leutra gli Spartani, stabilendo sulla Grecia l'effimero periodo di dominio
tebano chiuso dalla battaglia di Mantinea (362). La Lega beotica dopo la
battaglia di Cheronea (338), fu nuovamente disciolta. Distrutta Tebe da
Alessandro (335), la
B. cessò di aver peso nelle vicende ulteriori
della Grecia. La decadenza della regione, già evidente nel II sec. a.C.,
si accentuò sempre più.