(o
betle). Bot. - Nome comune con cui, da una voce
indigena del Malabar, vengono chiamati il
Peper betle e il frutto della
palma
Areca catechu. Si tratta di un arbusto rampicante largamente
diffuso in India. Più comunemente il nome viene dato a una miscela
voluttuaria diffusa in tutta l'Asia meridionale, dalla Cina all'India.
• Etn. - La composizione della miscela
b.
richiede tre ingredienti: un pezzo di noce della palma del
b. (
Areca
catechu), una foglia di piperacea (
Peper betle), in cui avvolgere la
noce, e un pizzico di calce viva in polvere che si ricava da coralli, conchiglie
o gusci di lumaca e che viene conservata in appositi recipienti di zucca o in
barattoli o astucci di legno generalmente finemente decorati. La calce si estrae
da questi recipienti con piccole spatole di legno anch'esse decorate. Il
b., che si mastica ma non si deglutisce, dà alla saliva un colore
rosso vivo, annerendo al contempo i denti. Si tratta di un genere voluttuario di
uso quotidiano, oltre che in Asia meridionale, area di origine, anche in
Oceania. Ha effetti stimolanti, simili a quelli del tabacco al quale è
affine anche chimicamente. Oltre che carattere voluttuario, esso ha anche un
significato sociale (il rifiutare l'offerta di una presa di
b. viene
interpretato come segno di ostilità o di maleducazione), magico-religioso
e cerimoniale.