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Bettini, Paolo.

Ciclista italiano. Dopo aver gareggiato nelle categorie giovanili e dilettanti, senza ottenere risultati di rilievo, nel 1997 passò al professionismo, entrando nel mondo del ciclismo da comprimario come gregario di Michele Bartoli dapprima alla MG-Technogym (1997-98), poi alla Asics (1998) e quindi alla Mapei-Quick Step, da cui fu ingaggiato nel 1999. A partire dal 2000, B., soprannominato "Grillo" per le sue caratteristiche di corridore indomito e scattante, cominciò a mettersi in luce e a ottenere soddisfazioni personali, sostituendo Bartoli ai vertici del team. Fondista tenace e regolare, si espresse al meglio nelle corse in linea: impostosi nella Liegi-Bastogne- Liegi del 2000 e nel Campionato di Zurigo del 2001 (anno in cui si piazzò secondo ai Mondiali su strada), nel 2002 vinse nuovamente la corsa belga e arrivò secondo nel Campionato di Zurigo, aggiudicandosi anche la classifica finale di Coppa del Mondo. Il 2003 fu un anno straordinario per il ciclista livornese: vinto il Giro del Mediterraneo e laureatosi campione italiano in linea, fece sua anche la Coppa del Mondo, conquistata per il secondo anno consecutivo grazie alle vittorie nella Milano-Sanremo, nella HEW Cyclassics Cup di Amburgo e nella Clasica di San Sebastian e grazie al terzo posto fatto registrare nel Campionato di Zurigo. Deluse però ai Mondiali, dove, favorito, tagliò il traguardo soltanto al quarto posto. Nel 2004, dopo aver vinto la Tirreno-Adriatico, conquistò il titolo olimpico nella corsa in linea ai Giochi di Atene e vinse la terza Coppa del Mondo consecutiva grazie al terzo posto ottenuto nell'Amstel Gold Race e al secondo conseguito nella HEW Cyclassics di Amburgo, nella Clasica di San Sebastian e nel Campionato di Zurigo. Vittorioso nel 2005 al Campionato di Zurigo e al Giro di Lombardia, nello stesso anno conquistò la maglia ciclamino (della classifica a punti) al Giro d'Italia, che fece sua anche nel 2006, annata strepitosa per B. che, vinto per la seconda volta il Campionato italiano su strada, si laureò campione del mondo nella prova in linea di Salisburgo, coronando la stagione con il successo nel Giro di Lombardia. Dopo un anno povero di risultati di primo piano, nel 2007 sulle strade di Stoccarda bissò il successo dell'anno precedente riconquistando, con una splendida volata sul russo Kolobnev, la maglia iridata di Campione del Mondo su strada. Dopo un diciottesimo posto alle Olimpiadi di Pechino 2008 e la vittoria di due tappe alla Vuelta spagnola, nel novembre 2008 il campione toscano corse la sua ultima gara in carriera alla sei Giorni di Milano che vinse in coppia con Joan Llaneras (n. Cecina, Livorno 1974).