Regista, produttore e attore cinematografico italiano. Figlio del poeta e
critico letterario Attilio, fratello del regista Giuseppe e cugino del
produttore Giovanni, iniziò giovanissimo a girare cortometraggi
(
La teleferica, 1955;
Morte di un maiale, 1956), prima di essere aiuto
regista di Pier Paolo Pasolini nel film
Accattone (1961). Nel 1962 vinse
il Premio Viareggio opera prima con il volume di poesie
In cerca del mistero
ed esordì come regista con
La commare secca, tratto da un racconto
dello stesso Pasolini, cui seguì nel 1964 la pellicola autobiografica
Prima della rivoluzione, in cui emerse la sua posizione critica nei confronti
sia della sinistra sia della borghesia. Regista prolifico, spaziò dai film
d'amore agli esercizi di stile, dall'epica alla parabola sociale. Tra le principali
pellicole citiamo:
Partner (1968), liberamente ispirato a
Il sosia di
Fedor Dostoevskij;
Agonia (1969), un episodio del film
Amore e
rabbia;
Il conformista (1970), tratto dall'omonimo romanzo di
Alberto Moravia;
La strategia del ragno (1970), ispirato a Jorge Luis
Borges;
Ultimo tango a Parigi (1972), pellicola con cui raggiunse la fama e
il successo a livello internazionale, che scatenò terribili polemiche e venne mandata
al rogo perché considerata oscena;
Novecento (1976), film in due
parti che esplora la storia d'Italia tra il 1900 e il 1945;
La luna (1979),
sul tema dell'incesto; la surreale
La tragedia di un uomo ridicolo (1981);
L'ultimo imperatore (1987), sul crollo dell'Impero cinese, che si
aggiudicò nove Oscar (miglior film, regia, sceneggiatura non originale,
fotografia, montaggio, musica, scenografia, costumi e sonoro);
Il tè
nel deserto (1990), ispirato all'omonimo libro di Paul Bowles, viaggio metaforico
che nasconde il travaglio di un uomo e una donna in cerca di loro stessi;
Piccolo
Buddha (1993), viaggio iniziatico nel Buddhismo;
Io ballo da sola (1996),
delicata storia di iniziazione sessuale di una ragazza;
L'assedio (1999), con cui
vinse il Nastro d'Argento 1999 per il montaggio;
Histoire d'eau, episodio
del film collettivo
Dieci minuti più vecchi - Il violoncello (2002);
The dreamers (2003), rilettura delle tematiche collegate alla ribellione
giovanile del Sessantotto.
B. fu inoltre sceneggiatore (
Accattone,
1961, di Pasolini;
Ballata da un miliardo, 1966, di Gianni Puccini;
C'era una
volta il West, 1968, di Sergio Leone) e produttore (
Sconcerto rock,
1983, di Luciano Mannucci;
Io con te non ci sto più, 1983, di Gianni
Amico;
Il trionfo dell'amore, 2001, di Clare Peploe) e recitò in
Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno (2001) di Laura Betti (n.
Parma 1941).