Diplomatico francese. Prima abate galante e cortigiano
protetto dalla Pompadour, poi ambasciatore a Venezia, negoziatore dei trattati
con l'Austria. Consigliere di Stato, ministro e cardinale. Ambasciatore a Roma
nel 1773, ottenne da Clemente XIV la soppressione dei gesuiti. Nel 1791, per
aver rifiutato di prestar giuramento alla costituzione civile del clero, fu
destituito dall'arcivescovato di Albi, di cui era titolare, e visse in estrema
povertà i suoi ultimi anni. Si hanno di lui
Poesie giovanili, di
carattere mondano, non prive di garbo; un poema,
La religione vendicata;
Memorie; Corrispondenza con Voltaire (1715-1794).