Architetto, scultore e pittore italiano. È
considerato il maggior interprete delle tendenze artistiche del Seicento, e ci
ha lasciato una profusione di opere, come pochi nel suo campo. Scrisse anche
testi teatrali e si occupò di scenografia. Figlio di uno scultore
fiorentino che prestava la sua opera a Napoli e che poi si trasferì a
Roma alla corte papale,
B. trascorse a Roma quasi tutta la sua vita.
Protetto dal cardinale Scipione Borghese, scolpì, ancora giovanissimo,
quattro gruppi in marmo per la sua villa. Il restauro di alcuni pezzi classici
appartenenti alla collezione Borghese e Ludovisi gli consentì di
avvicinarsi alla scultura ellenistica. Sulla sua formazione influì anche
il manierismo del padre Pietro. Il 1623 segna l'inizio dell'ascesa di
B.
È questo l'anno in cui il cardinale Maffeo Barberini divenne pontefice
con il nome di Urbano VIII.
B. ne divenne ben presto amico e confidente,
e produsse per lui alcune tra le sue opere più belle: il gigantesco e
solenne
Baldacchino di San Pietro (1624-33) e la
Fontana del
Tritone, accanto al Palazzo Barberini, edificio di cui continuò la
costruzione iniziata da Maderno e da Borromini. Nello stesso periodo
eseguì i ritratti del cardinale Borghese (conservato a Roma, nella
galleria Borghese) e della propria amante Costanza Buonarelli (oggi al Museo
nazionale di Firenze), opere d'una freschezza d'ispirazione e di una perfezione
davvero impareggiabili. Dopo aver subito una momentanea eclissi che coincise con
l'inizio del pontificato del nuovo papa Innocenzo X (1644), riuscì in
seguito a entrare nelle grazie anche di questo pontefice. Il primo risultato di
tale riconciliazione fu il progetto della particolare scenografia della cappella
Cornaro in Santa Maria della Vittoria con il gruppo di Santa Teresa in Estasi,
una delle massime realizzazioni del Barocco. Tra il 1648 e il 1651
progettò la spettacolare
Fontana dei Quattro Fiumi, in Piazza
Navona. L'attività più intensa di
B., soprattutto nel campo
dell'architettura, si ebbe durante il pontificato di Alessandro VII (1655-1667).
L'artista eseguì, fra il 1656 e il 1665, il grande colonnato di San
Pietro, di splendide e originali proporzioni, mentre nell'abside della grande
Basilica erigeva la stupenda
Cattedra di San Pietro. Dello stesso periodo
è anche l'ideazione dell'attuale Palazzo Odescalchi. Nel 1664 si
recò in Francia su invito di Luigi XIV per progettare il palazzo del
Louvre che però non fu mai realizzato a causa dell'ostilità degli
artisti locali. In questa occasione ebbe modo di realizzare il ritratto di Luigi
XIV, conservato oggi a Versailles. Tornato a Roma, la delusione e la vecchiaia
produssero nell'artista una profonda crisi. La drammaticità che ne deriva
è visibile nelle ultime opere, tra le quali figurano la decorazione del
Ponte degli Angeli e la statua della beata Ludovica Albertoni. Tra i suoi gruppi
scultorei più impressionanti, per il senso di poesia nascente da una
realtà plastica mirabilmente scoperta, ricordiamo ancora
Apollo e
Dafne e
Plutone e Proserpina, alla Galleria Borghese a Roma. Talvolta
intemperante nella scultura,
B. fu sempre sobrio nell'architettura:
costruì innumerevoli edifici (in prevalenza chiese), quali la chiesa di
Ariccia e di Castel Gandolfo (Roma), nonché quella di Sant'Andrea al
Quirinale in Roma (Napoli 1598 - Roma 1680).