Poeta italiano. Di nobili origini, trascorse la giovinezza a
Firenze dove compose la sua prima opera
La Catrina. Trasferitosi a Roma,
lavorò al seguito del cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena e del vescovo
Gianmatteo Giberti. Morì il 26 luglio 1536, avvelenato da emissari di
Alessandro de' Medici. Ha lasciato numerose opere caratterizzate da un
umore grottesco e da una lingua vivace e colorita. Fra queste si ricordano:
Rime burlesche, vivace farsa rusticale;
Carmina; un rifacimento in
bella lingua toscana dell'
Orlando Innamorato del Boiardo (Lamporecchio
1497 circa - Firenze 1536).