Pittore francese. Fu uno dei personaggi più
stimolanti del suo tempo, per la sua sensibilità e formazione culturale.
In particolare, determinante fu la sua funzione nel gruppo di Pont-Aven,
creatosi intorno alla figura di Gauguin. Probabilmente è proprio a
B. che si deve l'invenzione del "cloisonisme", ovvero quella tecnica che,
ispirandosi agli smalti e alle vetrate medioevali, circoscriveva con un marcato
segno scuro i diversi colori della tela per dare risalto maggiore ai toni, in
reazione all'indifferenziata vibrazione luce-colore dell'Impressionismo. Nel
1899 il gruppo espose una celebre serie di tele al Cafè Volpini di
Parigi, definendosi col nome di gruppo "Impressionista-sintetista". Concetto
fondamentale dell'estetica simbolista e sintetista, cui
B., come Gauguin,
aderì, era la necessità di dipingere a memoria, e non più
dal vero, come facevano tutti gli impressionisti.
B. fu tra i primi a
intuire la grandezza di Cezanne e di Van Gogh. Viaggiò intensamente in
Egitto e in Spagna. Dal 1905 al 1908 diresse la rivista "Rénovation
artistique". Tra le opere di
B. ricordiamo:
Bretoni in costume nero
sedute su un prato deliberatamente giallo verde (che sembra aver ispirato a
Gauguin quella
Visione del Sermone che gli valse l'appellativo di
"creatore del cloisonisme");
Natività; Crocefissione; La fuga in
Egitto (Lilla 1868 - Parigi 1941).