Stats Tweet

Benjamin, Walter.

Critico letterario e filosofo tedesco di origine ebraica. Compì gli studi universitari a Berlino, Friburgo, Monaco, laureandosi a Berna nel 1918 con una tesi sul Concetto di critica d'arte nel Romanticismo tedesco. In quegli anni entrò in contatto con alcune importanti personalità del mondo della cultura e in particolare con G. Scholem, studioso della mistica ebraica, e con Ernst Bloch. Iniziata l'attività di critico e scrittore, preparò un lavoro fondamentale, Il dramma barocco tedesco, con il quale tentò invano di ottenere la libera docenza presso l'università di Francoforte. Costretto ad abbandonare la Germania all'avvento del Nazismo, si stabilì a Parigi, dove divenne membro dell'Istituto per la ricerca sociale di Adorno. Al momento dell'invasione tedesca della Francia, fermato al confine franco-spagnolo, si tolse la vita. Pensatore non sistematico, realizzò una sintesi tra la tradizione teologica dell'Ebraismo, il Materialismo storico e il Romanticismo. B. mise in dubbio la possibilità di costruire sistemi filosofici organici e adottò uno stile di esposizione fondato sulla frammentarietà. La sfiducia nella possibilità di conoscere la realtà attraverso la filosofia lo portò all'esaltazione dell'arte come strumento conoscitivo privilegiato. La sua filosofia si risolse così in critica d'arte, disciplina nella quale il ruolo centrale veniva giocato dalle nozioni di allegoria e linguaggio. Tra le opere principali di B. si ricordano: Angelus Novus, un saggio sulle Affinità elettive di Goethe (1922), Senso unico (1928), L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica (1936) (Berlino 1892 - frontiera franco-spagnola 1940).