Poeta italiano. Fratello di Antonio e Domenico fu anche lui fervente seguace di
Savonarola. Inizialmente attivo alla corte di Lorenzo dei Medici, dove scrisse
vari sonetti e il poema allegorico in ottave
Amore, dopo l'incontro con
Savonarola ripudiò la sua precedente produzione. Fra le opere di poesia
di questo secondo periodo, citiamo: la
Deplonatoria, lavoro in terzine
sopra l'amor divino scritto con eleganza e perfezione stilistica; le
Laudi e
canzoni morali, che ebbero notevole fortuna e vennero più volte
stampate; il
Dialogo circa al sito, forma et misura dell'Inferno (1506),
uno studio dantesco (Firenze 1453-1542).