Stats Tweet

Bengala.

Regione dell'Asia meridionale inclusa in parte nel Bangladesh e in parte nell'India (nello Stato del B. Occidentale). • Geogr. - Si estende su un territorio pianeggiante, comprendente le pianure alluvionali e il delta dei due fiumi Gange e Brahmaputra. Si affaccia a Sud sul Golfo del Bengala e si spinge a Nord fino ai primi rilievi della catena himalayana. La regione è estremamente povera e la popolazione si concentra quasi esclusivamente nelle città e nei villaggi, dislocati lungo i corsi d'acqua, con conseguenti effetti di eccessivo addensamento; queste condizioni sono ancor più aggravate dalla continua minaccia costituita dalle disastrose e frequenti inondazioni e dalle carestie. Il clima è di tipo tropicale, caldo e umido, e la regione viene massicciamente interessata dal fenomeno dei monsoni. • Econ. - Il B. ha nell'agricoltura la sua maggiore fonte di reddito: la sua più grande ricchezza è costituita dalla produzione di juta, che copre circa l'80% delle esportazioni. Sia la juta che il riso, il secondo prodotto per importanza, vengono coltivati nella regione deltizia. Nelle zone più interne e asciutte della regione, il suolo è in parte ricoperto dalla savana e in parte coltivato a canna da zucchero e occupato da colture di tè. La regione ospita anche estese foreste tropicali, particolarmente ricche di piante acquatiche e di mangrovie. • St. - Le popolazioni Banga, da cui il territorio ha preso nome fin dall'antichità, erano di razza ariana e si erano sovrapposte ai Bado che, ancor più anticamente, con ogni probabilità abitavano tutta la regione del B. orientale. Essa fu parte degli Imperi indiani Maurya e Gupta e, dal 765 al 1086, la regione fu sede del potente Regno buddhista dei Pala, insieme all'Orissa, al Bihar e all'Assam. Al principio del XIII sec. le popolazioni indo-ariane furono assoggettate dagli Arabi-musulmani, da cui si resero indipendenti dopo un secolo con sovrani turchi o afghani. Occupata dal mongolo Humayun nel 1537, la regione si rese presto nuovamente indipendente, ma ancora una volta (1576) fu assoggettato dai Mongoli capeggiati da Akbar. Il Governo fu però, di fatto, affidato ai signori locali (nawab: nababbi) i quali godevano di una pressoché assoluta autonomia. Più che non la precedente conquista musulmana, quella mongola riuscì ad affermare l'Islamismo, cosa che fu possibile non tanto per un processo di assimilazione o inglobamento della civiltà indù, quanto piuttosto per una sua proposizione parallela all'Induismo, così da determinare una frattura nel tessuto politico-sociale, mentre già era in atto la penetrazione coloniale europea in India. Nel 1765 la regione fu ceduta alla Compagnia delle Indie Orientali e nel 1848 direttamente al Governo inglese. Il B. seguì le sorti di tutto l'Impero indiano con la costituzione di nuove, immense sacche di povertà, quale conseguenza della rottura di un equilibrio secolare, basato sull'autosufficienza produttiva del villaggio, cioè dell'unità-base dell'economia locale. Nel 1905 il B. fu diviso in due regioni, Occidentale e Orientale, per essere ripristinato in unità amministrativa già nel 1912. La regione bengalese fu l'oggetto del conflitto tra Indù e Musulmani, alla fine della seconda guerra mondiale e in previsione della spartizione del subcontinente indiano in due Stati indipendenti. Il B. venne a sua volta diviso, nel 1948, in una zona occidentale, facente parte dell'India, e in una zona orientale, che costituiva il territorio orientale del Pakistan. Seguì lo scoppio di una sanguinosa guerra civile che provocò centinaia di migliaia di morti e una massiccia emigrazione delle popolazioni induiste dal B. Orientale (Pakistan) verso quello Occidentale, e delle popolazioni musulmane dal Pakistan occidentale (India) a quello orientale. Mentre il B. Orientale, separato dall'altra porzione di territorio pakistano da oltre 1500 km, dopo una difficile convivenza, si rese indipendente con una secessione nel 1971, con la nascita della nuova Repubblica del Bangladesh (V.), il B. Occidentale non trovò nella Federazione indiana una giusta collocazione e, negli anni seguenti, la sua vita politica si caratterizzò per un notevole grado di incertezza e per una serie di tensioni e di violenze.