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Benadir.

Regione (1.657 kmq; 520.100 ab.) della Somalia meridionale, affacciata sull'Oceano Indiano. Capoluogo: Mogadiscio. • Geogr. - La regione si estende dalla foce del fiume Giuba, sull'Oceano Indiano, a Itala. La fascia costiera è uniforme e sabbiosa, priva di insenature e interrotta solo da tratti di basse scogliere coralline. Il territorio interno è pianeggiante, ricoperto da boscaglia e solcato dal basso corso del fiume Uebi Scebeli e dal Giuba. Il clima è equatoriale, torrido all'interno e temperato dai monsoni lungo la costa. • Econ. - La popolazione, dedita perlopiù all'agricoltura (cereali, banane, tabacco, cotone, arachidi, canna da zucchero), all'allevamento (cavalli, cammelli, ovini, bovini, caprini) e alla pesca, è prevalentemente araba e somala. Le città principali sono Merca, Brava, Chisimaio, Itala, Giohar, Uanle Uen, Afgoi. • St. - Già nel XII sec. la regione era una fiorente colonia araba e sede di un sultanato. All'inizio del XVI sec. cadde in mano dei Portoghesi e rimase loro possedimento per circa due secoli. Dalla fine del XVII sec. fu occupata dai sultani dell'Oman che nel 1804 si trasferirono nell'isola di Zanzibar, da cui quindi la regione venne a dipendere. Nel 1892 il sultanato di Zanzibar affittò il B. all'Italia che, dopo averne concesso l'amministrazione alle società Filonardi e Società del B., riscattò la regione nel 1905, con un pagamento al sultano di 144.000 sterline.