(detto
il Canaletto). Pittore e incisore italiano. Nipote e allievo di
Antonio Canal dal quale derivò il soprannome, seguì lo zio in
numerosi viaggi. Nel 1748 divenne pittore di corte a Dresda, al servizio di
Augusto III; dal 1759 al 1761 fu a Vienna e a Monaco. Stabilitosi
definitivamente a Varsavia nel 1767, fu prima al servizio di Augusto III,
elettore di Sassonia, poi di Maria Teresa d'Austria, dell'elettore bavarese e di
Stanislao Augusto Poniatowski, re di Polonia. Il suo stile mostra l'influenza di
Antonio Canal e allo stesso tempo evidenzia una predilezione per le luci livide,
come di luna, che si fondono con il paesaggio, diventando espressioni di stato
d'animo. Tra le sue opere ricordiamo:
Ponte rotto sul Po (Torino,
Pinacoteca sabauda),
Vedute della Gazzada (Milano, Pinacoteca di Brera),
Vaprio d'Adda (New York, Metropolitan Museum),
Il fossato dello
Zwinger (Dresda, Staatlische Kunstsammlungen),
Vienna dal Belvedere
(Vienna, Kunsthistorisches Museum),
Piazza Lobkowitz (Vienna,
Kunsthistorisches Museum) (Venezia 1720 - Varsavia 1780).