Che ha caratteri tali da suscitare compiacimento e ammirazione. ║
Divertente, che dà piena soddisfazione. ║ Nobile, moralmente
corretto e degno di stima. ║ Piacente, leggiadro, grazioso, che presenta i
canoni estetici propri della bellezza. • Filos.- Nella filosofia antica
due furono le nozioni fondamentali di
b. La prima fa capo al pensiero di
Platone. Egli intende il
b. come manifestazione del bene e quindi
individua nell'attrazione esercitata dalla bellezza, in primo luogo fisica, ma
anche morale e intellettuale, il punto di partenza per il raggiungimento
dell'obiettivo supremo della contemplazione delle "sostanze ideali". Lo spirito,
seguendo un processo di liberazione dal corporeo e dal sensibile, viene in tal
modo a essere rivolto verso l'
idea del b. o
b. in sé.
L'idea del
b. è esterna e importante; l'arte, che è
imitazione della natura (e la natura imita il
b.), non è che
imitazione di un'imitazione del
b. La seconda concezione di
b.,
punto di partenza fondamentale per la storia del pensiero filosofico
dell'età moderna è quella di Aristotele. Per Aristotele il
concetto di
b. consiste in tre elementi: la proporzione, l'ordine e il
limite, e nasce dal senso innato del ritmo e dell'armonia. Il potere di
imitazione tende poi a rappresentare il
b. quando le cose siano viste con
chiarezza e obiettività. L'anonimo autore del
Sublime afferma che
il
b. non è nella simmetria e nell'imitazione, ma che solo
l'intuizione dell'artista, il quale da molteplici e vari elementi giunge alla
sintesi dell'opera sua, crea con questa il
b. Perciò l'arte non
è più imitazione, ma creazione dell'intelletto e della
sensibilità. Per Kant,
b. è ciò che procura
un'intima gioia o soddisfazione, astraendo da qualsiasi fine utilitaristico e
morale: sono
b. tutte le cose capaci di toccare e muovere armoniosamente
le forze del nostro spirito. Secondo Benedetto Croce il
b. è al di
fuori di ogni fine, come per Kant, e al di là di ogni conoscenza per
concetti. Nasce da uno stato d'animo sereno e disinteressato, che si traduce in
un'immagine pura. Esso inoltre è oggetto di intuizione resa coerente dal
sentimento.