Cantica in terza rima di Vincenzo Monti, recitata per la prima volta in Arcadia
il 19 agosto 1791. Composta in occasione delle nozze del duca Luigi Braschi
Onesti, nipote di papa Pio VI, con Costanza Falconieri, questa cantica si stacca
dai temi consueti delle celebrazioni nuziali, per assurgere alla contemplazione
delle bellezze universali e alla glorificazione dell'opera e della sapienza di
Dio. La composizione fu un clamoroso successo e fece ottenere a Monti la nomina
alla segreteria particolare del duca cui la cantica era indirizzata.