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Belfagor Arcidiavolo.

Novella di Niccolò Machiavelli, scritta intorno al 1512 e pubblicata postuma nel 1549. La storia, derivata da un testo latino medievale attraverso la traduzione francese di Jean Le Fèvre, inizia con le lamentele espresse da molti dannati dell'Inferno, i quali affermano di trovarsi in quel luogo per causa delle donne. Le supreme autorità infernali incaricano dunque Belfagor di andare a vivere tra gli uomini per verificare se davvero le donne sono la causa di tutti i peccati. Questi giunge sulla terra e prende alloggio nella città di Firenze, sotto le vesti di un nobile di Spagna, Roderigo di Castiglia. Le ragazze fiorentine ne vanno pazze, ma la scelta di Roderigo cade sulla bella Onesta, figlia di Amerigo Donati, benché fornita di scarsa dote. Si celebrano splendide nozze e Roderigo, ossia Belfagor, in breve si innamora perdutamente della sua sposa. Della cosa approfitta la superba Onesta, la quale induce il marito a spese talmente insensate da condurlo alla rovina. Roderigo è costretto a fuggire da Firenze per sottrarsi all'ira dei creditori e trova rifugio presso un contadino della Toscana, Matteo del Bricco il quale, venuto a conoscenza della vera natura del suo ospite, sfrutta i suoi poteri a suo vantaggio. Con questa novella Machiavelli offre un quadro fedele e malizioso della ricca borghesia fiorentina e mostra l'intelligenza e l'acume dei villani zotici e ignoranti che per secoli, durante il Medioevo e il Rinascimento, erano stati oggetto della satira della letteratura.