Re di Ungheria. Figlio del re di Ungheria Andrea II, gli succedette nel 1235.
Impegnato in una politica di riconquista dei beni della corona, distribuiti con
troppa imprevidenza dal padre, si attirò l'ostilità di gran parte
della nobiltà, che ne aveva beneficiato.
B. si trovò dunque
senza un sostegno significativo quando i Tartari invasero e devastarono il Paese
nel 1241. Riparato provvisoriamente in Dalmazia, il re avviò una
formidabile politica di ricostruzione e fortificazione non appena i Tartari si
ritirarono dall'Ungheria. Per fare ciò si appoggiò sulle
città e sui
servientes regis e su di una strategia di alleanze
matrimoniali. Riorganizzò il potere e l'amministrazione centrale, ottenne
la corona di Bulgaria, restaurò la supremazia ungherese in Serbia e, per
un breve periodo, anche in Stiria e Galizia. Gli ultimi anni del regno furono
turbati dalla ribellione di suo figlio Stefano V, a causa del quale fu costretto
a scendere a patti con la nobiltà, ripubblicando nel 1267 la Bolla d'oro
del 1222, ampliandola con ulteriori privilegi (1206-1270).