Fisico francese. Primogenito di Edmond, fu professore all'École
Polytecnique come il nonno; si interessò allo studio dei raggi X da poco
scoperti e cercò di collegarli al fenomeno della fluorescenza prodotta da
alcune sostanze, se esposte alla luce del sole. In questo modo arrivò,
quasi casualmente, alla scoperta della radioattività naturale,
riconoscendo l'emissione spontanea di radiazioni da parte dell'uranio,
stabilendo anche che l'intensità delle radiazioni era proporzionale al
numero di atomi di uranio presenti nella sostanza in esame. Pubblicò le
sue scoperte in contemporanea ai coniugi Curie e divise con loro, nel 1903, il
premio Nobel. Si impegnò anche in studi sul magnetismo e sulla
temperatura solare (Parigi 1852 - Croisic 1908).