Pittore e disegnatore tedesco. Studiò alla Scuola d'arte di Weimar
(1899-1903), a Parigi e a Ginevra (1903-04). Dal 1905 lavorò a Berlino
dove, attratto dal Movimento della Secessione, fu influenzato da L. Corinth.
Richiamato alle armi nel servizio medico (1914), fu ferito a Francoforte,
città in cui rimase sino al 1933 insegnando alla Städelkunstschule.
Le sue opere del periodo post-bellico ritraggono scene di violenza, di dolore e
di tortura, rivelando riferimenti all'arte di Munch (
La notte, 1918-19;
Prima del ballo in maschera, 1922;
L'incubo, 1921). In seguito
(1925-32)
M. si allontanò dalla rigidezza neo-gotica e dalla
deformazione spaziale per interessarsi ai valori cromatici e ai contrasti
violenti. All'avvento del Nazismo si rifugiò dapprima ad Amsterdam e poi
(1947) negli Stati Uniti dove visse a St. Louis e a New York. Le sue opere si
trovano in musei e gallerie di Monaco (
Carnevale, 1930, Collezione
Gunther Franke), di Zurigo (
Zingara, 1928, Kunsthaus), di New York
(
Moscacieca, 1945, Mathilde Beckmann Collection) (Lipsia 1884 - New York
1950).
Max Beckmann: “Prima del ballo in maschera”, 1922 (Monaco, Staatsgalerie moderner Kunst)
Max Beckmann: “La cabina”, 1928. (Monaco Staatsgalerie moderner Kunst)
Max Beckmann: “La notte“, 1918-19 (Dusseldorf, Kunstsammlung Nordrheir-Westfalen)