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Beckett, Samuel.

Romanziere, saggista e autore drammatico irlandese. Compiuti gli studi universitari a Dublino nel 1928 si trasferì alla Sorbona come lettore di inglese rimanendovi fino al 1932 quando fece ritorno a Dublino. Nel 1937 si trasferì definitivamente a Parigi. Fu un profondo conoscitore della cultura e della letteratura inglese, francese e italiana e scrisse le sue opere sia in inglese sia in francese. Segretario di J. Joyce, di cui sposò la figlia, compose un'esegesi della sua ultima opera in Finnegans Wake. Autore di tre romanzi Molloy, Malone muore, L'innominabile pubblicati tra il 1951 e il 1953, divenne famoso soprattutto per la sua produzione teatrale che comprende tra gli altri le commedie Aspettando Godot (1952), con cui ha dato vita al cosiddetto teatro dell'assurdo, Atto sanza parole (1956), Finale di partita (1957), Giorni felici (1963), Play (1963). Nel 1969 ricevette il Nobel per la Letteratura e in seguito pubblicò Per finire ancora e altri fallimenti (1976) e la raccolta Compagnia (1980). L'intera opera di B. racconta il dissolvimento dell'uomo contemporaneo, visto come punto di arrivo, come condizione dell'uomo la cui esistenza è fatta di nulla. Il nulla è il protagonista principale delle opere di B., in particolare di quelle teatrali, un nulla che non consente modificazioni perché è mancanza di significati, significati che non è possibile trovare. Pertanto non è possibile neppure aprirsi alla speranza, si può solo tentare di raffigurare le tappe che portano l'uomo a sprofondare sempre di più nell'ineffabile nulla (Dublino 1906 - Parigi 1989).