Ecclesiastico inglese. Compiuti gli studi a Parigi e a Londra, entrò
sotto la protezione dell'arcivescovo di Canterbury Teobaldo, che nel 1154 lo
nominò arcidiacono della cattedrale. Divenuto cancelliere di Enrico II
(1154), ne assecondò la politica, volta al rafforzamento del potere
monarchico contro le autonomie baronali. Alla morte di Teobaldo nel 1162 fu
invitato ad assumere l'arcivescovado di Canterbury. Nello svolgimento del suo
incarico si rivelò strenuo sostenitore delle prerogative ecclesiastiche
contro le limitazioni a esse imposte dalla corona. Allo scontro aperto con il re
B. giunse nel 1164, quando Enrico II sottopose all'approvazione
dell'arcivescovo le
Convenzioni di Clarendon, documento che privava il
clero di importanti privilegi, restituendo alla corona poteri giurisdizionali
stabiliti il secolo precedente da Guglielmo il Conquistatore. Dopo una prima
accettazione verbale
B. rifiutò di sottoscrivere le convenzioni e
si rifugiò per cinque anni in Francia appellandosi al pontefice,
Alessandro III. Al suo ritorno vi furono nuovi scontri con il re sul problema
dei diritti della Chiesa, che portarono a un drammatico epilogo. L'arcivescovo
(29 dicembre 1170) fu infatti ucciso da quattro cavalieri del re nella
cattedrale di Canterbury.
B. fu canonizzato da papa Alessandro II nel
1173. Festa: 29 dicembre (Londra 1118 - Canterbury 1170). • Lett. - Molto
vasta è la letteratura prodotta, nel corso dei secoli, sulla figura di
B. e sulla sua tragica fine. Tra le opere più importanti, figurano
il dramma di T.S. Eliot
Assassinio nella cattedrale (1938), musicato da
I. Pizzetti (1956) e la
pièce di J. Anouilh
Becket ou l'honneur
de Dieu (1959), noto in Italia con il titolo
Becket e il suo
re.