Teologo spagnolo. Frate domenicano, insegnò a Salamanca e fu uno dei
più autorevoli interpreti di San Tommaso. La sua accentuazione in senso
deterministico della dottrina della Grazia dell'Aquinate, insieme al suo
concetto di Dio come originaria casualità universale, lo portarono a una
celebre disputa con il gesuita L. Molina che coinvolse prima il Tribunale
dell'Inquisizione e poi un'apposita commissione papale (Valladolid 1528 - Medina
del Campo 1604).