Città (70.000 ab.) della Germania, in Baviera, sul ramo sorgentifero del
Meno. È sede di industrie tessili, meccaniche, alimentari e del legno.
• St. - Fondata nel 1194 dal vescovo Ottone II, divenne possesso, nel
1248, della famiglia degli Hohenzollern. Distrutta al tempo delle guerre di
religione, venne riedificata tra il 1445 e il 1455. Il suo momento di maggior
sviluppo coincise con la decisione di Cristiano Hohenzollern di farne la
capitale del margraviato di Brandeburgo nel 1604. Alla morte di Federico
Cristiano (1769), la città passò al margraviato di Ansbach e poi
alla Prussia; dopo la pace di Tilsit (1807) divenne francese e nel 1810
Napoleone la cedette alla Baviera. • Arte - L' edificio più antico
della città è la cattedrale gotica del 1438; restano anche il
castello vecchio, con un nucleo del XVI sec., e il municipio, con alcuni
palazzi, del Rinascimento. Nel Seicento i marchesi di Brandeburgo chiamarono in
città architetti italiani, francesi, tedeschi a un'intensa
attività edilizia, che proseguì fino al secolo successivo. In
particolare J. Saint-Pierre costruì il castello nuovo (1753) e le chiese
del castello e dell'ospedale, C. Bibiena il Teatro dell'Opera, su disegno del
padre, uno dei più importanti teatri settecenteschi di Germania. Nei
dintorni della città sorsero numerosi parchi con padiglioni e castelli di
questo periodo. Segnatamente si ricordano L'Ermitage (1736), il castello
Fantaisie (1765) e Sanspareil, con parco e teatro aperto.
B. fu inoltre
sede, dal 1714 alla metà del XIX sec., di una valente fabbrica
manifatturiera di maiolica. • Mus. - Alla corte di
B., dal XV sec.,
si svolse sempre un'intensa vita musicale; dal 1876, nel teatro costruito
dall'architetto G. Semper nel 1872-73, si tiene un festival annuale dedicato
all'opera di Wagner. Il teatro fu costruito sulle indicazioni del musicista e
riflette le sue idee innovatrici: dalla capienza di cinquecento posti, alla
forma della sala ad anfiteatro, con la platea a gradinate e un solo ordine di
posti, per favorire la completa fruizione dello spettacolo da ogni punto, al
golfo mistico per l'orchestra, così celata alla vista degli spettatori,
all'oscuramento della sala durante la rappresentazione. Fu sede di numerose
prime delle opere wagneriane, come avvenne per il
Parsifal e per il ciclo
dell'
Anello del Nibelungo; venne scelta, per volere della vedova, per le
celebrazioni annuali.