(da
batterio e dal greco
fágo: mangio). Microbiol. - Virus
che distrugge, sciogliendoli, alcuni batteri. Fu scoperto dal franco-canadese
d'Hérelle. Il
b. ha solitamente una lunghezza variabile tra i 23 e
i 32 mm di diametro ed è costituito da una testa, che ricorda un poliedro
con venti facce, composta da un acido nucleico ricoperto da uno strato proteico
e da una coda con appendici fornite di apparato contrattile tramite il quale
avviene l'ancoraggio alla cellula. Il
b. si comporta come un parassita
specifico inoculando nel batterio, tramite la coda, il proprio acido nucleico e
provocandovi così la formazione di numerosi altri
b., a spese del
metabolismo della cellula colpita. I
b. sono molto utili in microbiologia
per tipizzare i batteri, per operazioni genetiche sui batteri e come strumenti
di indagine nella biologia molecolare.