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Bassvilliana, La.

Poemetto in quattro canti di terzine di Vincenzo Monti (1793), incompiuto. È l'opera più nota del poeta romagnolo, pur rappresentando una testimonianza non troppo favorevole della coerenza politica del suo autore. Per ragioni politiche, infatti, egli la interruppe al quarto canto, quando a frenare il suo infiammato ardore antirivoluzionario e antifrancese, esploso in versi sonanti, giunsero le notizie dei successi francesi e quando le ondate rivoluzionarie, abbattutesi anche su Roma, lo persuasero a mutare temi e clima. Era servito di spunto alla creazione della B. l'assassinio, avvenuto in Roma a furor di popolo, del segretario della Legazione francese e agente rivoluzionario Nicolas Jean Hugou, detto Bassville. In terzine di evidente ispirazione dantesca il poeta confina l'anima dell'ucciso nell'Inferno, dal quale la trae un angelo per guidarla a contemplare, come estremo castigo, le disperate condizioni in cui la Francia, sua patria, è stata gettata dalle empie filosofie e dagli errori della Rivoluzione. Il successo di quest'opera fu enorme e, in un certo modo, sproporzionato rispetto al suo complessivo valore.