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Bassani, Giorgio.

Scrittore e poeta italiano. Di origine ebraica, ha vissuto a Ferrara fino al 1943 rimanendo costantemente legato alla sua "città di pianura", come testimonia tutta la produzione letteraria di ambientazione ferrarese. Alla sua prima opera, Una città di pianura (1943), scritta in versi con lo pseudonimo di Giacomo Marchi, al tempo della breve incarcerazione per antifascismo, si sono in seguito aggiunti altri volumi di poesie: Storie di poveri amanti (1945), Te lucis ante (1947) e Un'altra libertà (1952), riuniti nel 1963 in un'opera unica con il titolo L'alba a vetri. La produzione di B. in poesia comprende inoltre: Epitaffio (1974), In gran segreto (1978), In rima e senza (1982), vincitore del premio Bagutta, che raccoglie poesie edite, inedite e traduzioni. L'enigma dell'individuo, inteso come chiave del tempo e della storia, la poetica della memoria, lo scavo linguistico sulla parola, il mondo di Ferrara - tutti temi accennati in poesia - ricorrono e si sviluppano nella sua narrativa. Protagonista della vita letteraria degli anni Cinquanta e Sessanta, B. ha raccolto un indubbio successo presso il pubblico e ampi settori della critica, scontrandosi però con i critici marxisti che hanno intravisto nella sua opera uno scarso storicismo e una vena esclusivamente elegiaca, intimistica. I suoi romanzi sono: Cinque storie ferraresi (1956, Premio Strega); Gli occhiali d'oro (1958, reso cinematograficamente da Montaldo nel 1984); Il giardino dei Finzi-Contini (1962, Premio Viareggio, che ispirò l'omonimo film a Vittorio De Sica nel 1971); Dietro la porta (1964); L'airone (1968); L'odore del fieno (1972). Nel 1974 ha pubblicato Dentro le mura, rielaborazione delle Cinque storie ferraresi e nel 1980 ha completato la riedizione di tutte le sue opere per l'editore Mondadori in Il romanzo di Ferrara, concludendo una sostanziale riscrittura dei suoi romanzi che lo ha impegnato decenni. Nel 1984 ha pubblicato Di là dal cuore, raccolta di interventi e saggi critici sulla sua attività di scrittore. B. ha collaborato con varie riviste letterarie: è stato redattore di "Botteghe Oscure" (1948-1960) e di "Paragone" (1953-1960). Dal 1958 al 1963 è stato direttore editoriale della Feltrinelli e in questa veste ha scoperto e lanciato nel 1958 Il Gattopardo, il capolavoro di Tomasi di Lampedusa. Vicepresidente della Rai nel 1953, ha diretto dal 1953 al 1980 l'associazione per la tutela artistica "Italia Nostra" (Bologna 1916 – Roma 2000).