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Basinger, Kim.

Attrice cinematografica statunitense. Nonostante un'adolescenza segnata da una profonda timidezza, all'età di 20 anni la B. era già una delle più famose top model del mondo. In quel periodo prese lezione di recitazione e cantò nei club del Greenwich Village, con lo pseudonimo di Chelsea. Trasferitasi a Los Angeles nel 1976 per tentare la carriera di attrice, si fece notare in un episodio della fortunata serie Charlie's Angels e, quindi, nella miniserie televisiva Da qui all'eternità (1977). Debuttò sul grande schermo nel 1981 con Paese selvaggio - Hard country di David Greene, seguito nel 1983 dal film della serie 007 Mai dire mai di Irvin Kershner. Nei primi anni Ottanta incarnò lo stereotipo hollywoodiano della donna sensuale, diretta da Blake Edwards in I miei problemi con le donne (1983) e da Barry Levinson in Il migliore (1984). Ma fu 9 settimane e 1/2 (1986) di Adrian Lyne che la consacrò definitivamente come sex symbol. Negli anni successivi lavorò in numerose pellicole, interpretando con disinvoltura anche ruoli drammatici e impegnativi: Appuntamento al buio (1987) di Blake Edwards; Nadine (1987) di Robert Benton; Ho sposato un'aliena (1988) di Richard Benjamin; Batman (1989) di Tim Burton; Bella, bionda... e dice sempre sì (1991) di Jerry Rees; Analisi finale (1992) di Phil Joanou; Getaway (1994) di Roger Donaldson; Prêt-à-porter (1994) di Robert Altman; L.A. Confidential (1997) di Curtis Hanson, che le valse un Oscar e un Golden Globe come miglior attrice non protagonista; Sognando l'Africa (2000) di Hugh Hudson; People I know (2002) di Daniel Algrant; 8 Mile (2002) di Curtis Hanson; Se ti investo mi sposi? (2004) di Joel Zwick; Cellular (2004) di David R. Ellis; The door in the floor (2004) di Tod Williams; The sentinel (2005) di Clark Johnson (n. Athens, Georgia 1953).