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Basilea.

Città (168.735 ab.) della Svizzera settentrionale, capoluogo del semicantone di B. Città. Vicina al confine con la Francia (a Ovest) e con la Germania (a Nord), sorge sulle due sponde del Reno, dal quale è divisa in due parti: la Grande B., a Ovest del Reno, e la Piccola B., a Est, unite fra loro da quattro ponti. È la seconda città della Svizzera per popolazione. • Econ. - È un grande centro di comunicazioni ferroviarie e aeree, nonché la più importante città commerciale e industriale della Svizzera. Le industrie (attive nei settori chimico, metallurgico, farmaceutico, tessile, dell'abbigliamento e cartario) sono concentrate nella Piccola B., mentre la Grande B. comprende la parte più antica della città: qui si trovano l'antica università (1460), musei e biblioteche. Sede di vari istituti finanziari, della Banca internazionale dei pagamenti e dell'annuale Fiera Campionaria della Svizzera, grazie al suo porto, tramite il quale è collegata ai porti di Rotterdam, Amsterdam, Anversa, Strasburgo, esporta prevalentemente legnami e importa cereali, carbone, benzina e olii minerali. • St. - Abitata già durante l'Età del Bronzo, in epoca gallo-romana divenne la fiorente Basilia (menzionata la prima volta nel 374). Dopo aver subito l'occupazione degli Alamanni (con i quali si fuse la popolazione gallica), nel VII sec. divenne sede vescovile. Nel Medioevo fu una delle città libere dell'Impero, governata da un vescovo. La lotta per le investiture ebbe varie ripercussioni nella città, con lunghi e profondi conflitti tra la borghesia, la nobiltà e il vescovo per il predominio politico. Le mire della casa d'Austria e della Francia e, in seguito, le velleità espansionistiche dei duchi di Borgogna, contribuirono a mutare la politica di B., che nel 1501 entrò a far parte della Confederazione dei Cantoni Svizzeri. Già notevole centro commerciale, a partire dal sec. XVI B. diventò anche un importante centro di cultura: l'arte della stampa vi si sviluppò assai presto e l'università, fondata nel 1460, fu uno dei maggiori centri dell'Umanesimo europeo. La riforma protestante, predicata qui da Ecolampadio, si affermò nel 1529. • Arte - Tra i principali monumenti citiamo la cattedrale, costruita nel 1019 e ricostruita tra il 1185 e il 1200, in parte romanica, in parte gotica, che conserva, fra l'altro, la tomba di Erasmo da Rotterdam; il Municipio, con affreschi del '500 e del '600 (la Sala del Consiglio venne affrescata da H. Holbein il Giovane); il museo storico, con notevoli raccolte di arazzi e sculture. Vanno ricordate, inoltre, le sedi delle corporazioni e le abitazioni del '400 e del '500, oltre a numerosi palazzi barocchi e alle case borghesi rococò e neoclassiche. Della cinta muraria, demolita nel sec. XIX, restano alcune porte, tra cui lo Spalentor, porta-torre con sculture della scuola dei Parler. Vi sono, poi, varie chiese costruite o modificate nel periodo del Concilio (1431-1449), per lo più a pianta basilicale su pilastri rotondi (S. Martino, S. Pietro, S. Chiara, la chiesa dei Domenicani, ecc.). ║ Cantone di B.: è tuttora diviso in due parti, o semicantoni: B. Città (37 kmq; 190.505 ab.) e B. Campagna (518 kmq; 256.761 ab., con capoluogo Liestal), divisione che risale al 1833, quando gli abitanti della campagna, sostenuti dai radicali svizzeri, non ottenendo la parità di diritti con la città chiesta fin dal 1798, decisero di costituirsi in cantone autonomo. Il semicantone di B. Città, ai confini con la Francia e con la Germania, corrisponde al territorio di B. e del suo agglomerato urbano. Il semicantone di B. Campagna si estende sulle alture del Giura e su una zona di altopiani che scendono al Reno; il suo territorio è ricoperto da boschi, pascoli e terreni agricoli. Si producono cereali, uva e prodotti ortofrutticoli. L'industria annovera complessi chimici, tessili e meccanici di precisione.