Uomo politico tedesco. Laureatosi in Diritto a Colonia nel 1949, entrò
nella pubblica amministrazione che lasciò nel 1956, per dedicarsi
interamente all'attività politica nelle file del Partito
cristiano-democratico (CDU). Deputato al Bundestag dal 1957, si mise presto in
mostra per il suo dinamismo, entrando a far parte del direttivo del gruppo
parlamentare della CDU e della direzione federale del Partito nel 1960. Ministro
degli Affari pantedeschi (1962-63) nel quinto Governo Adenauer, nel 1963 assunse
praticamente la direzione dell'apparato del partito e nel 1966 ne divenne
vicepresidente. Dopo l'avvento della "grande coalizione" presieduta da
Kissinger, assunse un ruolo di mediatore tra i socialisti e il suo partito.
Nonostante le forti opposizioni interne, nell'ottobre 1971 venne eletto a grande
maggioranza presidente della CDU, candidandosi al cancellierato in occasione
delle elezioni del novembre 1972. Dopo la dura sconfitta subita dai democratici
cristiani, la sua posizione si fece particolarmente difficile: nel maggio del
1973 venne messo in minoranza per divergenze in tema di
Ostpolitik e si
dimise dalla carica di presidente del gruppo parlamentare CDU-CSU, carica che
deteneva dal 1964. Successivamente si dimise anche dalla presidenza della CDU e
venne sostituito da H. Kohl. Nel 1983, tornato ai vertici politici dopo una
relativa eclissi all'interno del suo Partito, venne eletto presidente del
Bundestag, ma l'anno successivo, coinvolto nello scandalo Flick (il potente
gruppo industriale, nel corso degli anni Settanta, aveva versato ai tre maggiori
partiti finanziamenti
neri per ben 25 milioni di marchi), fu costretto a
dimettersi (Braunsberg, Prussia Orientale, od. Braniewo, Polonia 1924 - Monaco 2006).