(o
Barclavius). Teologo e pensatore politico scozzese. Cattolico, nel
1573 si trasferì in Francia dove studiò Diritto con Cuiacio e
Donello. Fu consigliere del duca di Lorena e insegnò Diritto civile
nell'università di Pont-à-Mousson, passando poi in quella di
Angers. Nel 1603 fece ritorno in Inghilterra, ma non volendo abiurare il
Cattolicesimo, si stabilì definitivamente in Francia. A
B. si deve
l'enunciazione più elaborata della dottrina del
diritto divino del
re, esposta nel
De regno et regali potestate (1600). Essendo tale
dottrina di tipo teologico, la legittimità che essa attribuiva al potere
regio rifiutava ogni analisi razionale. Molto interessante è la critica
da lui condotta nei confronti della dottrina opposta a quella del diritto
divino, secondo la quale il potere politico risiede nel popolo. In difesa delle
dottrine gallicane, contro R. Bellarmino, scrisse il
De potestate papae
(1607) (Aberdeen 1546 - Angers, Francia 1608).