Commedia in quattro atti, in prosa, di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais,
rappresentata al Théâtre Français nel 1775. La commedia
costituisce la prima parte di una trilogia che comprende
Il matrimonio di
Figaro (1784) e
La madre colpevole (1792). Con l'aiuto del barbiere
Figaro, intrigante e faccendiere, il conte d'Almaviva riesce ad avvicinare
Rosina, la pupilla di Bartolo, un vecchio sospettoso e arcigno, segretamente
innamorato di lei e deciso a sposarla. Attraverso vari sotterfugi e grazie anche
alla complicità di Don Basilio, maestro di canto di Rosina, il conte di
Almaviva concluderà dopo varie peripezie le nozze con la fanciulla.
• Mus. - La commedia fu posta in musica da vari compositori: F.L. Benda
(1776); P. Schulz (1786); N. Isouard (1796); F. Morlacchi (1816); G. Paisiello
(1782). L'opera più importante rimane tuttavia il
B. di S. di G.
Rossini, su libretto di C. Sterbini, presentata al Teatro Argentina di Roma nel
1816. La capacità di introspezione dell'animo umano e l'abilità
con cui vengono tratteggiati i personaggi danno all'opera rossiniana quel
respiro universale che le versioni precedenti non avevano. La divisione è
in due atti: il primo atto termina con un grandioso finale nel quale si
raggiunge l'acme formale della partitura e quello dell'intreccio; il secondo
atto, notevolmente più breve del primo, porta le varie vicende alla
risoluzione e allo scioglimento. Giustamente celebrata è la mirabile
ouverture; famosissime sono alcune arie, come per esempio quella di
Figaro, nonché il duetto tra il Conte e Figaro,
All'idea di quel
metallo.
"I due Barbieri" di Riccardo Bacchelli