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Barak, Ehud.


(soprannome di Ehud Brog). Militare e uomo politico israeliano. Nato da genitori di origine lituana, trasferitisi in Israele nel 1930, nel 1959 si arruolò nell'esercito, prendendo il nome di battaglia di Barak ("lampo" in ebraico) e avviandosi a una lunga e prestigiosa carriera militare. Diplomatosi in Fisica e matematica all'università ebraica di Gerusalemme (1968) e laureatosi in Sistemi di ingegneria economica (1978) alla Stanford University, in California, prese parte a numerose e importanti battaglie della storia di Israele, tra cui la guerra dei Sei giorni (1967) e la guerra del Kippur (1973). Entrato a far parte del Sayeret Matkal, un corpo d'élite dello Stato maggiore incaricato di missioni speciali, negli anni Settanta condusse diverse operazioni contro gruppi palestinesi (nel 1972 ebbe il comando dell'operazione di salvataggio degli ostaggi dell'aereo di linea della Sabena, dirottato da un gruppo di terroristi appartenenti a Settembre Nero; nel 1976 fu uno dei pianificatori dell'operazione di liberazione degli ostaggi del volo Air France, dirottata a Entebbe, in Uganda). Nominato generale di brigata (1979) e quindi generale maggiore (1982), nel corso dell'"Operazione Pace di Galilea" servì in qualità di vice-comandante delle forze che operavano nella Valle del Libano. Designato capo dei Servizi di intelligence militare (1983), nel 1986 divenne comandante dello Stato maggiore della Regione centrale e l'anno seguente fu promosso vice-capo di Stato maggiore dell'esercito. Nel 1991 fu nominato capo di Stato maggiore e quindi luogotenente generale, il grado più alto dell'esercito israeliano, risultando di fatto il militare più decorato nella storia di Israele. Nel 1994, come capo di Stato maggiore, ebbe un ruolo importante nell'accordo di pace con i Palestinesi e nelle trattative con la Siria. Lasciato il servizio attivo, nel 1995 intraprese la carriera politica: entrato nel Governo Rabin come ministro degli Interni, dopo l'assassinio del premier, fu ministro degli Esteri nel Gabinetto Peres (novembre 1995 - gennaio 1996). Eletto deputato alla Knesset (1996), nel 1997 fu designato leader del Partito laburista, candidandosi a sfidare Benjamin Netanyahu nelle elezioni anticipate del 1999, nelle quali B. riportò una netta vittoria. Assunti gli incarichi di primo ministro e di ministro della Difesa, il neo-premier riprese il dialogo di pace con i Palestinesi e avviò il ritiro dal Libano del Sud delle truppe israeliane (maggio 2000). Tuttavia a causa dei conflitti interni alla stessa coalizione di Governo e all'acuirsi nei Territori occupati degli scontri e delle violenze, sfociati nella seconda Intifada (settembre 2000), nel dicembre 2000 B. si dimise indicendo nuove elezioni del premier, nelle quali, nel febbraio 2001, venne nettamente battuto dal leader del Likud Ariel Sharon. In seguito alla sconfitta B. rinunciò alle cariche di deputato della Knesset e di capo dei laburisti, ritirandosi di fatto dalla scena politica israeliana (n. kibbutz di Mishmar-Hasharon, Natanya 1942).