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Bao Dai.

Ultimo imperatore dell'Annam e del Vietnam. Figlio dell'imperatore Khai Dinh, succedette nel 1925 al padre, ma assunse il potere effettivo solo nel 1932. Perse poco per volta la popolarità di cui godeva a causa del suo atteggiamento troppo docile nei confronti dei Francesi, ai quali lasciò l'amministrazione del Paese, dei Giapponesi e del Partito comunista vietnamita (Vietminh). Spinto dai Giapponesi, proclamò l'indipendenza del Vietnam l'11 marzo 1945. Aderì all'accordo tra il governo di Vichy e il Giappone, che assicurava a quest'ultimo il controllo dell'Indocina, e collaborò con gli occupanti giapponesi che il 24 luglio 1945, pochi mesi prima della disfatta, lo nominarono imperatore del nuovo Stato unificato del Vietnam. Dopo la resa del Giappone, fu costretto ad abdicare e si ritirò a Hong-Kong. Nel 1948 i Francesi lo convinsero a ritornare a capo di un Governo provvisorio insediato da loro a Saigon, con l'intento di creare un contrappeso nazionalista al leader comunista Ho Chi Minh. Nel marzo 1949 B.D. firmò con la Francia un trattato con il quale veniva riconosciuta l'indipendenza del Vietnam. Nel luglio 1950 assunse le funzioni di capo dello Stato e del governo, e nel dicembre venne riconfermato imperatore. Dopo la conferenza di Ginevra del 1954 che riconobbe provvisoriamente la divisione del Vietnam in due Stati, B.D., sotto la pressione statunitense, proclamò primo ministro Ngo Kinh Diem, dal quale venne ufficialmente deposto dal trono in seguito ai risultati del referendum del 26 ottobre 1955 (n. Huè 1913).