Uomo politico iraniano. Aderente negli anni Cinquanta al movimento nazionalista
di Mossadeq, venne più volte arrestato per attività clandestina e
costretto infine all'esilio in Francia dove divenne uno dei consiglieri
più fidati dell'ayatollah Khomeini. Rientrato in Iran nel 1979,
entrò nel Consiglio della Rivoluzione e, dopo le dimissioni di M.
Bazarghan, con cui aveva avuto dei dissidi, assunse l'incarico di ministro degli
Esteri e delle Finanze. Nel 1980 venne eletto presidente della Repubblica
islamica, ma per le sue idee moderate entrò in conflitto con l'ala
radicale del movimento. Destituito nel 1981 fece definitivamente ritorno in
Francia (n. Hamadan 1934).