Uomo politico del Malawi. Tra il 1945 e il 1953 entrò in contatto a
Londra con alcuni leader africani e cominciò così ad accostarsi
alla politica. Ben presto si impegnò a sostenere, anche se da posizioni
moderate, le lotte intraprese dagli Africani per conseguire l'indipendenza. Nel
1949 si schierò fra coloro che si opponevano decisamente all'idea di dar
vita a una federazione centrafricana dominata dai bianchi. Quando, nel 1953, il
progetto fu realizzato,
B. fu costretto a rifugiarsi nel Ghana, dove
visse fino al 1958. Tornato in patria, come leader del partito del Congresso
nazionale del Nyasaland ottenne nel 1962 l'autogoverno dal Governo britannico.
Ottenuta la piena indipendenza nel 1964, il nuovo Stato assunse il nome di
Malawi e nel 1966
B. venne eletto presidente della Repubblica. Nel 1971
B. venne riconfermato capo dello Stato e del partito unico (Malawi
Congress Party) come presidente a vita. Il culto della personalità di
B. rimase forte nonostante una certa apertura sia sul piano interno che
nei rapporti con gli altri Stati africani. Soltanto in tempi molto recenti
(1993) nel Malawi fu ammesso il multipartitismo e dal 1994 entrò in
vigore una Costituzione democratica, grazie alla quale fu possibile indire le
prime elezioni libere che portarono alla destituzione di
B. (distretto
di Kasungu 1907 - Johannesburg 1997).