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Balzac, Honoré de.

Scrittore francese. Nato da una famiglia della buona borghesia, B. passò sei anni come interno al collegio di Vendôme e completò i suoi studi a Parigi, dove la famiglia si era stabilita. Seguendo la volontà dei genitori si impiegò presso un avvocato e frequentò i corsi di Diritto alla Sorbona. Tuttavia la passione per la letteratura era così radicata che, conseguita la laurea in Legge nel 1819, annunciò ai genitori la sua decisione di diventare uno scrittore. Ottenuto il permesso di tentare questa difficile carriera, B. iniziò a scrivere e compose senza successo una tragedia in versi (Cromwell, 1919) e due romanzi sotto pseudonimo (Falthurne e Sténie). Nel 1821 conobbe Le Poittevin de l'Egreville e, in collaborazione con lui, pubblicò due romanzi secondo la moda del tempo (L'Héritière de Birague e Jean-Louis); da solo scrisse Clotilde de Lusignan, romanzo d'atmosfera medievale, in cui è evidente l'influenza di Walter Scott. Incoraggiato da Madame de Berny, pubblicò inoltre una serie di romanzi e racconti, dal romanzo d'avventure a quello sentimentale e psicologico, sempre servendosi di pseudonimi. Questo lungo apprendistato non condusse però il romanziere al successo sperato e B. si dedicò allora agli affari: l'acquisto di una stamperia gli permise di introdursi nel mondo del giornalismo e degli scrittori, ma l'impresa si concluse con un disastroso fallimento. Per pagare i debiti, B. ritornò alla letteratura. Nel 1829 uscì Le Dernier Chouan, un romanzo storico, a cui seguì la Physiologie du mariage (Fisiologia del matrimonio, 1829): queste due opere furono accolte favorevolmente dalla critica e B. iniziò a progettare un ciclo di romanzi aventi come soggetto la società del suo tempo. Nel frattempo pubblicò La peau de Chagrin (La pelle di zigrino, 1831) in cui espresse le sue preoccupazioni filosofiche; Le médecin de campagne (Il medico di campagna, 1833), La recherche de l'Absolu (La ricerca dell'assoluto, 1834), Louis Lambert (1832), romanzo autobiografico; Séraphita (1835) e La Femme de trente ans. Verso la metà degli anni Trenta iniziò la serie dei capolavori realisti con Eugénie Grandet (Eugenia Grandet, 1834) e Le Père Goriot (Papà Goriot, 1835). In questi due romanzi B. rivelò pienamente le sue doti nella descrizione dei costumi del tempo e dei tipi umani e in particolare durante la composizione di Le Père Goriot, B. seguì un'idea che gli si era presentata sin dalle prime opere: far riapparire sistematicamente nei suoi romanzi un certo numero di personaggi in modo da creare e animare una società fittizia simile in tutto a un universo completo. Dal 1834 le sue opere furono infatti pubblicate sotto il titolo complessivo di Etudes des moeurs au XIX siècle (Studi sui costumi del XIX sec.), ma divise per argomento: Scene di vita privata, Scene di vita di provincia, Scene di vita parigina, Scene di vita politica, Scene di vita militare, Scene di vita di campagna. A questo periodo risale anche l'inizio della corrispondenza di B. con Madame Hanska una contessa polacca che egli sposerà nel 1850 (Lettres à l'Etrangère). Le Père Goriot venne seguito da Le lys dans la vallée (Il giglio nella valle, 1835), Cesar Birotteau (1837), Illusions Perdues (Illusioni perdute, 1837-39), La maison Nucingen (La casa Nucingen, 1838), Le curé de village (Il curato del villaggio, 1839-41), Béatrix (1839), Ursule Mirouet (1841). Nel frattempo B. si era dedicato nuovamente al giornalismo, dirigendo con scarso successo i giornali "Chronique de Paris" (1836-37), "Révue parisienne" (1840); si era inoltre recato a Vienna e in Italia insieme alla contessa Hanska e, nel 1839, aveva fondato a Parigi la Société de gens de lettres. Nel 1842, per sottolineare l'unità della sua opera, B. scelse infine, come titolo d'insieme, La Commedia umana e nella prefazione espose le sue idee sul romanzo e i principi della sua opera: lo scopo del romanziere è ritrarre le "specie sociali" usando un metodo analogo a quello dei naturalisti che studiano le "specie zoologiche". B. estese il concetto di influenza dell'ambiente, dalle specie zoologiche alle specie sociali che descrisse e classificò secondo i diversi fattori di differenziazione (la città, la campagna, la professione); sono proprio questi fattori che permettono di passare dalla classificazione allo studio e alla storia dei costumi. Nella Commedia umana confluirono anche tutti i romanzi scritti dal 1840 al 1850: Les Paysans (1844), Modeste Mignon (1844), La Cousine Bette (La cugina Betta, 1846), Le Cousin Pons (Il cugino Pons, 1847), Splendeurs et misères des courtisanes (Splendori e miserie delle cortigiane, 1839-47). La sua attività letteraria andò poi via via diminuendo, sia a causa dei numerosi viaggi che B. compì insieme alla contessa, vedova dal 1842, sia per il peggiorare dello stato di salute dello scrittore. Finalmente nel 1850 egli poté sposare la contessa, ma dopo soli pochi mesi morì. L'opera di B., che comprende 85 romanzi completati e 50 rimasti in bozza, per un totale di circa duemila personaggi, fonde al suo interno osservazione realistica e immaginazione visionaria, dando vita a una sintesi potente in cui la realtà è trasfigurata e ricomposta. Con la Commedia umana B. ha rinnovato il genere del romanzo estendendone le possibilità e il campo d'indagine (Tours 1799 - Parigi 1850).