Stats Tweet

Balsamo.

(dal greco bálsamon, der. del latino balsamum). Sostanza di origine naturale, viscosa e aromatica, secreta da piante naturalmente o per mezzo di una incisione. Chimicamente è costituita principalmente da resine sciolte in oli eterei. La presenza degli acidi benzoico e cinnamico differenzia i b. dalle oleoresine, generalmente indicate con lo stesso nome. ║ B. benzoico o del frate: è usato nei catarri infiammatori delle vie respiratorie e anche come rimedio nelle ferite non gravi perché arresta qualsiasi emorragia e favorisce la cicatrizzazione. Si estrae dallo Styrax benzoin del Siam e ha un odore soave analogo a quello della vaniglia e sapore prima dolce e poi agro. ║ B. del Perù: ne esistono tre varietà: il bianco, il secco e il nero; quest'ultimo è il più conosciuto e si adopera nelle forme bronchiali e anche per distruggere i pidocchi del capo. Si estrae dal Miroxilon peruvianum dell'America centrale; contiene acido cinnamico e cinnamato ed emana odore di benzoino e di vaniglia. ║ B. del Tholù: espettorante e disinfettante delle vie respiratorie. Se si brucia spande un odore piacevole. Contiene toluene, acido benzoico e acido cinnamico. Tra le oleoresine si ricordano il B. del Canada, proveniente da alcune conifere dell'America settentrionale, in particolare si estrae dal Miroxilon toluifera: nell'industria ottica è usato per incollare tra loro le lenti a causa del particolare valore del suo indice di rifrazione. ║ B. di Copaive: ricavato da talune leguminose dell'America meridionale, è usato in medicina come antisettico dell'apparato genito-urinario e per le affezioni della pelle, e in ceramica. ║ B. di Gurjum: estratto da varie specie di Dipterocaprus, è usato in medicina come disinfettante e nell'industria delle vernici. I b. possono essere ottenuti anche artificialmente; tra questi si ricordano il b. di Opodeldoch usato come lenitivo e antireumatico; il b. tranquillo e il b. traumatico. • Rel. - Unguento usato già nell'antichità; unito all'olio è usato per preparare l'olio santo usato dal vescovo durante la liturgia del giovedì santo. Rifacendosi alle parole di San Paolo "Siate il buon Odore di Cristo" (Lettera agli Efesini 5, 2), la liturgia vede nel profumo che si espande verso l'alto il simbolo delle azioni del cristiano che devono salire gradite al cielo e a Dio.