L'arte o l'azione di ballare; ritmo ballabile o genere di musica che si balla;
festa danzante. ║ Fig. -
Essere in b.: trovarsi coinvolti in
situazioni da cui è difficile disimpegnarsi; rischiare che qualcuno o
qualcosa venga compromesso;
tirare in b.: coinvolgere, chiamare in causa.
║ Serie di movimenti imprevisti di un mezzo aereo a causa della turbolenza
atmosferica. ║
Corpo di b.: il complesso dei ballerini di una
compagnia teatrale. • St. - Già nel XIII sec. erano in uso i
b.
popolari che avevano luogo di domenica, dopo le funzioni religiose, sul
sagrato della chiesa, in contrapposizione alle feste dell'aristocrazia. Nel
periodo rinascimentale essi si spostarono nei giardini, nelle corti e nelle
piazze. Più tardi, i
b. furono ammessi nei teatri (l'ordinanza di
Parigi, ad esempio, risale al 1715), acquistando sempre maggiore prestigio. Nel
Settecento a Venezia e nell'Ottocento in Francia, benché di origine molto
più antica, si diffusero i
b. in maschera. Attualmente il
b. da
sala (equivalente anche a intrattenimento danzante) o
di
società è il più diffuso; esistono, poi, i
b. in
costume (durante i quali i partecipanti devono travestirsi, scegliendo un
abito ispirato a un particolare periodo storico o ad altre idee) e i
b.
ufficiali (in occasione di particolari solennità, spesso in onore di
personaggi che ricoprono cariche ufficiali). • Mus. - Nei secc. XII e XIII
il
b. era inteso come una forma lirica provenzale di danza con strumenti.
Nel XIV sec. il
b. comprendeva almeno dieci episodi (sulla musica per lo
strumento, già composta, si adattava in seguito il testo poetico). Alla
fine del secolo, il termine passò a designare, invece, scene danzate da
alcuni personaggi; successivamente significò le riunioni danzanti dei
giovani e, infine, il luogo di ritrovo designato per la danza
(V. anche DANZA e BALLETTO).