Teologo e canonista italiano. Si dedicò dapprima allo studio della
filosofia agostiniana, pubblicandone anche un testo divulgativo. Giunto a Roma
al seguito della commissione veneziana, che doveva risolvere la questione della
sede patriarcale di Aquileia, vi rimase per desiderio di Benedetto XIV che gli
affidò diversi incarichi di ricerca filosofica e religiosa. Sotto la sua
guida furono ripubblicate, corrette e commentate le opere di teologia di San
Leone I e di San Zenone. Negli ultimi anni della sua vita fu uno dei principali
difensori del potere temporale dei papi contro la teoria dello storico e
canonista Fabronio. Tra le sue opere:
Il metodo di Sant'Agostino (1764) e
due opere sull'infallibilità del papa, pubblicate a Verona nel 1765 e nel
1766 (Verona 1698-1769).