Poemetto di Samuel Taylor Coleridge, pubblicato nella raccolta
Ballate
liriche (1798). Fu ispirato all'autore dalle ballate della vecchia poesia
inglese e dalla lettura di libri di viaggi, quali il
Passaggio del
Nord-Ovest del capitano James e il
Voyage di Shelvocke (1726). Il
Coleridge, in versi di mirabile bellezza, narra una storia irreale e fantastica:
per aver ucciso un grande albatros, un vecchio marinaio è perseguitato
per tutti i mari da uno spirito maligno. La nave su cui egli è imbarcato
viene attaccata da un vascello fantasma, che ha per ciurma due orrende figure
scheletriche. L'uomo vede cadere ai suoi piedi, morti, tutti i compagni. Egli
solo vivrà, per intercessione della Vergine, e peregrinerà di
terra in terra narrando la sua storia e ammonendo gli uomini a rispettare le
creature di Dio. L'opera, pur nella semplicità del linguaggio, ha un
significato allegorico complesso e si collega al panteismo dell'autore, per il
quale tutte le cose sono in un rapporto mistico che deve essere compreso e
rispettato.