Uomo politico e filosofo inglese. Entrò alla Camera dei Comuni nel 1874,
nel gruppo dei Conservatori; divenuto primo segretario per l'Irlanda (1887),
attuò nell'isola una politica di dure repressioni (
Irish Crimes
Act). Fu lord del Tesoro e leader del suo partito ai Comuni; dal 1902 al
1905 fu primo ministro, mentre nel 1915 diventò primo lord
dell'Ammiragliato per passare, poi, alla carica di ministro degli Esteri nel
gabinetto di Lloyd George (1916-1919). Nel 1917 fece la famosa dichiarazione in
favore dell'insediamento di uno Stato nazionale ebraico in Palestina, che si
concretizzò alla Conferenza della Pace di Parigi (1919); in questa
occasione
B. fu il secondo plenipotenziario inglese. Infine,
rappresentò la Gran Bretagna alla prima assemblea della Società
delle Nazioni (1920) e alla Conferenza navale di Washington (1921-1922). Tra le
sue opere, hanno particolare rilievo i volumi in cui espone un suo personale
sistema filosofico, che tenta di opporsi al dominante positivismo:
Teismo e
umanesimo (1915),
Saggi filosofici e politici (Whittinghame 1848 -
Fishers Hall, Surrey 1930).