Economista e banchiere italiano. Laureatosi
all'Università Bocconi di Milano nel 1932; dopo un periodo come
assistente universitario, nel 1936 entrò alla Banca d'Italia, dove
percorse tutti i gradi della carriera sino a diventare direttore generale nel
1960. Nel 1975 raccolse l'eredità di Guido Carli, diventando governatore
della Banca d'Italia sino al 1979, anno in cui venne incriminato per non aver
rivelato le irregolarità riscontrate nel corso di un'ispezione all'Imi.
Provata la sua totale estraneità al fatto, si ritirò
dall'attività assumendo la carica di governatore onorario della Banca
d'Italia e rifiutando di tornare a occuparsi della vita politica ed economica
del Paese. L'unica eccezione in questo senso fu l'incarico di consigliere
economico del presidente del Consiglio Spadolini (1982). Successivamente
B. fu presidente della Società Italiana degli Economisti
(1980-1983), membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei e commendatore della
Legion d'Onore. Nel 1980 pubblicò
Alla ricerca di un valore perduto,
la moneta, nel 1988 curò la storia della Banca dei Regolamenti
Internazionali di cui fu vicedirettore e nel 1990 uscì postumo, a cura
della Fondazione Einaudi, il volume di scritti sul valore della moneta (Broni,
Pavia 1911 - Roma 1989).