Città (122.510 ab.) della Spagna, nella
comunità autonoma dell'Estremadura, capoluogo della provincia omonima.
Sorge alla confluenza del fiume Gévora con la Guadiana, al confine con il
Portogallo. Mercato agricolo; industrie metallurgiche, tessili, alimentari.
• St. - Colonia romana con il nome di
Batallium, fu capitale prima di un piccolo regno arabo, poi (XI sec.)
della dinastia arabo-berbera degli Aftasidi. Sottomessa agli Almoravidi e agli
Almohadi, nel XII sec. passò ai Cristiani e ai Musulmani; fu tolta
definitivamente agli Arabi nel 1227 da Alfonso IX. Città di confine, fu
disputata duramente da Portoghesi e Castigliani. Conquistata da Napoleone nel
1811, venne occupata dagli Inglesi nel 1812. Durante la guerra civile del 1936
rimase fedele al Governo, rappresentando un ostacolo ai Franchisti: dopo una
lunga resistenza venne assalita. • Arte - La
città, circondata da imponenti mura (XII sec.), conserva una fortezza
musulmana, la cattedrale romanica del XIII sec., simile a una fortezza, con
torre gotica e chiostro tardo-gotico. ║
Provincia di B. (21.766
kmq; 646.000 ab.): si estende al confine sud-occidentale della Spagna, al
confine con il Portogallo. Il territorio è prevalentemente montuoso:
è attraversato dalla Sierra Morena. La provincia è bagnata dal
fiume Guadiana e dai suoi affluenti Zujar, Matachel, Guadajira, Ruecas,
Aljucén e Gévora. L'economia si basa sull'agricoltura (cereali,
viti, olivi, legumi, cotone, patate, tabacco), l'allevamento (ovino, caprino e
bovino) e l'industria (alimentare, metallurgica, chimica, tessile, del
cemento).