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Bach, Carl Philipp Emanuel.

(detto Bach di Berlino, o Bach di Amburgo). Compositore tedesco. Secondogenito di Johann Sebastian e della sua prima moglie, ebbe come il padre il culto della famiglia: raccolse infatti tutti i documenti, comprese molte composizioni manoscritte, dell'illustre genitore, del quale stese anche un necrologio. Tenuto a battesimo da Georg Philipp Telemann, che gli fu vicino per tutta la vita, a 9 anni venne iscritto alla Thomasschule di Lipsia, ove studiò fino al 1730. Nell'anno seguente frequentò i corsi di Legge all'università di Lipsia e si distinse fin da allora come compositore, attività che proseguì quando, nel 1734, si trasferì all'università di Francoforte sull'Oder, ove si mise in luce anche in qualità di cembalista. Ormai l'interesse per la musica era diventato quello principale per il giovane B. Fu quindi felice di accettare l'invito rivoltogli nel 1738 dal principe Federico II di entrare al suo servizio come cembalista nel castello di Rheinsberg. Due anni dopo seguì il principe, divenuto re di Prussia con il titolo di Federico II il Grande, nella sua nuova residenza di Berlino; qui le sue capacità di musicista dotto e raffinato poterono manifestarsi nella loro completezza: al servizio di Federico lavorarono infatti artisti di grande valore quali i due Graun e J.J. Quantz. Il principe, piuttosto conservatore in realtà in campo artistico, era abbastanza illuminato da apprezzare la modernità e le innovazioni di B. Oltretutto il clima culturale delle città era in quegli anni assai vivace, e B. partecipò attivamente alle dispute teoriche che vi si svolgevano, pubblicando il trattato Saggio sul vero modo di sonare il cembalo che suscitò un certo scalpore, ma contribuì senz'altro ad accrescere la sua già notevole fama di cembalista. Sposatosi nel 1744 con Johanna Maria Dannemann, il musicista avrebbe desiderato una posizione ancora più prestigiosa: il principe dapprima non accettò le sue dimissioni ma quando, alla morte di Telemann, restò vacante il posto di direttore della musica ad Amburgo, permise che il suo ammirato cembalista succedesse al padrino come Kantor al Johanneum e direttore della musica nelle cinque maggiori chiese della città (1768). Anche nella nuova residenza, B. fu al centro della vita musicale, al cui sviluppo contribuì in modo fondamentale facendo rappresentare lavori di suo padre e di altri grandi autori. Ma la sua serenità fu presto turbata dalla morte di molti familiari, fra i quali il figlio Johann Sebastian junior. Come alcuni suoi fratelli, B. trascorse gli ultimi anni di vita in precarie condizioni economiche. Imitatore in gioventù dello stile francese, fu dotato di una sensibilità assai viva, che gli consentì di guardare con interesse a tutte le tendenze musicali dell'epoca, che subirono notevoli mutamenti durante la sua vita. Stimato da Haydn, che lo definì suo maestro spirituale, può essere collocato, con l'ultimo Mozart, il primo Beethoven e molti musicisti italiani, fra gli artisti che sul finire del XVIII sec. seppero realizzare la sintesi delle tendenze che si erano andate via via sviluppando, mentre è errato attribuirgli, come fu fatto per molti anni, il merito quasi esclusivo di aver fissato il tipo-modello della sonata in tre tempi, col tempo lento nel mezzo e il primo tempo tristrofico. Notevole fu il suo già citato saggio teorico, apparso nel 1753, nel quale risulta evidente la sua esigenza di libertà espressiva, unita al desiderio, costantemente dichiarato, di comunicare all'ascoltatore tutta la carica emotiva della musica eseguita. Alla produzione di B. appartengono numerose composizioni vocali e alcune melodie sui poemi di Gellert. Nel campo della musica strumentale emergono le 6 sinfonie, notevoli per gli elementi preromantici che vi sono contenuti. Nel campo della produzione cameristica sono giustamente celebri le sonate, se ne calcolano circa duecento, soprattutto quelle composte dopo il 1763, molte delle quali sono contenute nelle sei Raccolte per conoscitori e amatori (1779-1787) (Weimar 1714 - Amburgo 1788).