Poeta lirico greco. Contemporaneo di Pindaro e nipote di
Simonide, soggiornò a lungo alla corte di Ierone di Siracusa. Sono
pervenuti a noi, oltre ad alcuni frammenti, 13 epinici e 6 ditirambi, ritrovati
nel 1896 su un papiro egiziano. La sua poesia è permeata da una viva
fantasia e un forte gusto per il colore. I suoi ditirambi sono composizioni
drammatiche in miniatura. Dei 6 canti corali i più belli sono gli
Antenoridi e il
Teseo, importante perché illustra il
passaggio dal canto ditirambico corale allo scambio di dialoghi tra l'attore e
il coro che preluse alla nascita della tragedia (Iulide, isola di Ceo 520-450
a.C. circa).