Scrittore russo. Di famiglia ebraica, terminati gli studi
commerciali scoprì la sua vocazione per la letteratura. Dopo il decisivo
incontro con Gorki, nel 1915 pubblicò i suoi primi racconti, ma lo scarso
successo ottenuto lo allontanò per molto tempo dall'attività
letteraria. Fu commissario del popolo, agente della Ceka e prestò
servizio come ufficiale nell'armata di cavalleria cosacca del generale
Budënnyj. Dalla partecipazione alla guerra russo-polacca trasse
l'ispirazione per i racconti dell'
Armata a cavallo (1926), l'opera sua
più famosa. Lo stile di questi racconti è ricco, variegato e
condensa con irresistibile maestria sangue e romanticismo, lirismo e barbarie;
la tecnica di
B., infatti, si basa sul grottesco e imprevisto contrasto
di immagini, reso in una delle prose più vivide, concise e tecnicamente
precise di tutta la letteratura russa. La sua fama di narratore è
affidata anche ai
Racconti ebraici (1927), all'autobiografico
Storia
della mia colombaia (1927) e ai drammi
Tramonto (1928) e
Maria
(1935). Ma l'altro capolavoro di
B. sono i
Racconti di Odessa
(1931), una raccolta di episodi ironici e spassosi che dipingono il mondo dei
piccoli furfanti della sua città natale. Già chiusosi nel silenzio
perché a disagio nel clima culturale staliniano,
B. venne
arrestato nel 1939. Morì probabilmente in Siberia nel 1944, forse
fucilato. La sua produzione letteraria non è certo cospicua, ma basta a
consacrarlo uno dei migliori autori del secolo (Odessa 1894-1944).