![]() |
||
![]() |
![]() ROOSEVELT, FRANKLIN DELANO (Hyde Park 1882 - Warm Springs 1945). Politico statunitense. Democratico, solo lontano parente del presidente repubblicano Theodore, fu segretario alla Marina (1913) e candidato alla vicepresidenza (1920). Nel 1928 fu eletto governatore dello stato di New York segnalandosi per la linea progressista e per la capacità di attorniarsi di validi collaboratori. Eletto presidente nel 1932, nel cuore della gravissima crisi economica iniziata nel 1929 elaborò un vasto piano di intervento in ogni settore economico e sociale noto come New Deal, che riuscì nell'intento di ridare vigore all'economia americana, provocando però l'opposizione dei conservatori, che contestavano l'elevato costo dei provvedimenti assistenziali, e una lunga controversia con la Corte suprema che nel 1935 annullò tra l'altro il National Industrial Recovery Act col quale si mirava a una profonda ristrutturazione dell'industria. Riconfermato nella carica nel 1937, chiese al Congresso di approvare un altro pacchetto di importanti provvedimenti, tra cui il Social Security Act (1935), col quale si istituì la previdenza sociale, e il Wagner Act, che concedeva ai lavoratori nuovi diritti di contrattazione. In politica estera fu favorevole a una politica isolazionista, sottolineata dall'approvazione del Neutrality Act (1935), per la quale fu gradualmente limitata l'interferenza negli affari interni degli stati latinoamericani e favorita la solidarietà interamericana. Durante il terzo mandato presidenziale (1940-1945), mentre in Europa infuriava la guerra, si rese conto, con una svolta di politica estera che ne confermò la lungimiranza per la quale è considerato uno dei più grandi presidenti della storia, che il conflitto era decisivo per le sorti stesse dell'umanità e anche dello sviluppo del suo paese. Presentò allora la legge sugli affitti e prestiti (Lend-Lease Act, 1940), che avviò il sostegno decisivo alla Gran Bretagna, poi esteso all'Urss. Nel dicembre 1941 fu costretto dall'attacco giapponese a Pearl Harbor a decidere l'entrata in guerra, determinante per la vittoria delle forze alleate. Nella Carta atlantica (1941) concordata con Churchill trasfuse gli obiettivi statunitensi per il dopoguerra. La strategia statunitense della riorganizzazione delle relazioni internazionali fu definita nella conferenza di Teheran (1943) e in quella di Jalta (1945), ma in seguito egli fu accusato di essere stato troppo accondiscendente nei confronti di Stalin. Morì poco dopo la quarta rielezione. P. D'Attorre |
![]() |