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![]() RIVOLUZIONE DEL 1905 Tentativo insurrezionale nella Russia zarista. Il dispotismo assoluto dello zar, minato dalla sconfitta militare nella guerra russo-giapponese, venne messo in crisi da una serie di manifestazioni popolari iniziate a Pietroburgo il 9 gennaio 1905, quando l'esercito aprì il fuoco su un corteo di dimostranti. Ne scaturirono scioperi e rivolte in tutta la Russia, l'ammutinamento dei marinai dell'incrociatore Potëmkin a Odessa e della guarnigione della fortezza di Kronstadt, e insurrezioni a carattere nazionalistico in Polonia e Finlandia. La rivolta popolare fu provocata anche dalla difficile situazione economica interna e un notevole apporto venne dall'azione dei gruppi socialisti che, agendo soprattutto nelle grandi città e tra le masse operaie, tentarono di trasformare la rivolta in rivoluzione socialista: fu in questa occasione che vennero fondati i primi soviet operai che sarebbero poi cresciuti per diventare il luogo privilegiato d'azione dei bolscevichi. Per salvare il proprio potere lo zar promise l'elezione di un parlamento legislativo (Duma) e in ottobre emanò una costituzione. La rivoluzione del 1905 inaugurò un decennio di conflitti politici e sociali, che il regime zarista non riuscì mai a controllare in maniera definitiva, e pose le basi per le rivoluzioni del 1917. |
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