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PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION
Il più celebre tra i falsi prodotti dagli ambienti antisemiti intorno al 1900. Collegato forse al primo congresso sionista avvenuto a Basilea nel 1897 (vedi sionismo), il libello con questo titolo presentava un piano ebraico di dominio del mondo da realizzarsi attraverso il controllo della finanza internazionale e la promozione di guerre e rivoluzioni ovunque. Pubblicato in Russia nel 1903, ebbe diffusione molto limitata fino al 1917, quando cominciarono a moltiplicarsi le traduzioni. Nel periodo 1918-1921 i Protocolli furono ritenuti da molti un documento autentico che consentiva di attribuire al sionismo la guerra mondiale, la rivoluzione bolscevica e la crisi economica. Nel 1921 un giornalista del "Times" di Londra dimostrò che si trattava di un falso. In realtà erano stati redatti da agenti al servizio della polizia segreta zarista, che si erano serviti, cambiandone il contesto, di brani interi di un libello satirico diretto contro Napoleone III.

N. Cohn, Licenza per un genocidio. I "Protocolli degli Anziani di Sion". Storia di un falso, Einaudi, Torino 1969.
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